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Un giorno (David Nicholls)

Il viaggio di Emma e Dexter lungo l’arco di venti anni
raccontato ogni 15 di luglio, giorno di San Swithin.
Partendo da quella sembra essere la giornata unica della
relazione tra i due il giorno dopo la Laurea, la storia
mette di fronte le parabole opposte di un ragazzo di buona
famiglia che affida tutte le chance di sfondare nella vita
al proprio fascino e la “secchiona” un po’ troppo rigida che
deve conquistarsi tutto.
Dexter trova subito il successo, mentre Emma è costretta a
partire da un sordido fast food di Londra, ma col passare
degli anni, mentre lei acquista coscienza delle proprie
capacità, non senza sofferenza, Dex si trova a fronteggiare
il nulla che arriva con lo scomparire del proprio appeal. Un
viaggio on the road, ma temporale, che attraversa i fine
anni ottanta, i novanta ed il nuovo secolo raccontato molto
bene da David Nicholls.
Emma e Dex il 15 luglio di ogni anno non si ritroveranno, ma
quella che sembrava una sola notte di divertimento si
trasforma, per i problemi che faranno ritrovare l’uno
nell’altra l’unica persona con cui confidarsi, in solida
amicizia che sfiorerà spesso la relazione, che diventerà
relazione. I due ragazzi crescono con le delusioni, le
disillusioni, le paure, le piccole gioie che attraversano la
vita di tutti e per questo Emma e Dex diventano quasi di
famiglia, il lettore troverà il modo di immedesimarsi a
volte in lui a volte in lei. Le vicende del romanzo non
possono lasciare indifferenti chi ha già vissuto il segmento
di vita raccontato, a maggior ragione se coincide con la
storia della propria generazione.
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