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La Festa della Castagna - Vallerano (VT)

LA FESTA DELLA CASTAGNA
XIV edizione
Vallerano (VT)


Dal 10 ottobre all’1 novembre 2015
Ogni fine settimana

La Castagna protagonista assoluta, nelle sue molteplici versioni,
di una grande festa lunga 4 fine settimana nel cuore della
Tuscia.
Si appresta ad iniziare a Vallerano, luogo per eccellenza del
prelibato frutto, un percorso gastronomico, turistico e culturale
mirato a vivacizzare ed approfondire la conoscenza di questo
prodotto della Natura dotato di una particolare lucentezza ed
insignito dalla Comunità Europea del marchio di Denominazione di
Origine Protetta (DOP), primo ed unico ancora in Italia, il 7
aprile 2009.
Non una sagra ma una vera e propria festa che giunge alla sua
quattordicesima edizione e che quest’anno vede raddoppiare le
iniziative nell’intento di celebrare il prodotto tipico del paese
in maniera più fastosa e gioiosa.
Da mesi in movimento, l’associazione organizzatrice “Amici della
Castagna di Vallerano”, guidata dal neopresidente Giovanni
Narduzzi, che ha raccolto l’eredità dell’ex presidente, Pietro
Creta, organizzerà una vera e propria kermesse del gusto che, a
partire da sabato 10 ottobre, vivacizzerà tutti i fine settimana
del mese e vedrà la conclusione nella giornata di Ognissanti. La
festa, quest’anno, avrà un’impronta squisitamente medievale con
una serie di iniziative arricchite dall’esposizione di stendardi,
dipinti a mano, riproducenti stemmi e sigilli notarili di alcune
famiglie del luogo e dall’esposizione alle finestre del torrione
occidentale di stendardi con lo stemma del Comune.
Ogni domenica si esibiranno gruppi di sbandieratori ed il 1°
novembre un gruppo di falconieri con rapaci, che forniranno
dimostrazioni di volo. Le visite guidate in vicoli, vie, piazze,
chiese (scrigni sontuosi di fede e di arte), tra i palazzi del
centro storico conferiranno una molteplice suggestione aggiunta
all’atmosfera medievale. Tra le innumerevoli attrazioni della
festa (spettacoli musicali e folkloristici, visite organizzate
allo stabilimento di lavorazione delle castagne di Mastrogregori
A. & C. e appuntamenti culturali di vario tipo, tra cui anche un
convegno sulla castanicoltura), la gastronomia rivestirà un ruolo
di rilevanza primaria. Le antiche e caratteristiche cantine di
Vallerano, in pietra di tufo, comporranno per i visitatori menu
con specialità locali irresistibili di tradizione antichissima:
echi di quella tradizione dei Valleranesi nella lavorazione delle
castagne che riflettono un passato in cui il pregiato frutto
dell’autunno rappresentava un sostentamento alimentare
indispensabile.
La cucina tipica contemplerà numerose e gustosissime ricette a
base di castagne, creando primi, secondi piatti e dolci, con
questi frutti ricchi di vitamine preziose e sali minerali
indispensabili all’organismo, perfetti tenitori della cottura e
facilmente digeribili.
Eloquente e piacevole, al riguardo, la pubblicazione che anche
quest’anno verrà distribuita ai visitatori, comprensiva, oltre a
curiosità e notizie sulla storia del paese, di un amplio
ricettario ad hoc.
Ossigenandosi di aria pura di collina, a 400 metri sul livello
del mare, i visitatori verranno accolti da attrazioni di vario
genere, e potranno prenotare speciali tour gastro-turistici a
tema, immersi in spazi culturali e in fragranze antiche e
contemporanee: tra queste, quella inconfondibile, invitante, e
anch’essa fiabesca, delle caldarroste, che saranno distribuite a
tutti in piazza.


Sito ufficiale:
www.castagnavallerano.it

Pagina FB:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100007181745600&fref=ts

Canale youtube;
https://www.youtube.com/watch?v=8kFFl6HJOIE

Infoline: +39 334 3060091 - gio_nar@libero.it

CASTAGNA TOUR, pacchetto comprensivo di visite guidate al Paese
e castanifici, pranzo in cantina (menu a base di un antipasto,
due primi di cui una zuppa, un secondo, contorno, caldarroste,
dolci, digestivi e un cartoccio di caldarroste): € 25 (con gadget
artigianale realizzato dall’Associazione: € 30)

INFO SU VALLERANO
Adagiato sulle falde orientali del Monte Cimino, tranquillo e
buon titano, Vallerano fu abitato fin dall’età del bronzo, dai
Falisci, dagli Etruschi e ancora dai Romani; di certo il
“castrum” vero e proprio esisteva già prima dell’anno 1000. Da
sempre appartenente alla Chiesa di Roma, ne segue le vicende
storiche passando da una signoria ad un’altra a seconda dei venti
che spiravano: dalla potente famiglia dei prefetti Di Vico, passa
agli Orsini nel 1278, ma nel 1280 i Viterbesi rompendo un antico
patto di pace di un secolo prima, muovono alla volta di Vallerano
guidati da Pietro della Valle. Bertoldo Orsini e le milizie di
Todi sue alleate riescono a difendere il paese e a mettere in
fuga i Viterbesi, ma due anni dopo Vallerano deve scontare il
clamoroso successo. È il 1282 e i Viterbesi alleatisi con Pietro
di Vico riescono ad occupare il castello, saccheggiano i tesori
degli Orsini, abbattono e distruggono le case e le mura del
palazzo baronale. Tornato agli Orsini grazie all’intervento del
Papa, nel 1351 sarà nelle mani di Giovanni di Vico e della sua
famiglia fino a quando il papa Eugenio IV darà ordine al capitano
di ventura Nicolò Fortebraccio di espugnare i castelli dei
Prefetti. Ma Vallerano oppone resistenza, e il pontefice irato
ordina a Viterbo la distruzione dalle fondamenta. È il 25 ottobre
1432. Il paese ricostruito viene incorporato nei beni della
Camera Apostolica, che lo vende poi all’Ospedale di Santo Spirito
in Sassia, per poi tornarne in possesso fino al 1536 quando viene
dato alla famiglia Farnese. Sotto lo stemma del giglio il paese
conosce il massimo splendore economico e culturale e vi rimarrà
fino al 1649 anno in cui viene recuperato dalla Camera
Apostolica, per entrare infine a far parte nel 1870 del Regno
d’Italia, seguendone le sorti.

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