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Bandiere Arancioni 2015

Il Touring Club Italiano premia le Bandiere arancioni 2015,
piccoli borghi eccellenti dell’Italia migliore

5 le nuove Bandiere arancioni: Gerace (Rc), Bova (Rc), Specchia (Le),
Corigliano d’Otranto (Le) e Troia (Fg), per un totale di 209 località
certificate in tutta Italia

Il Touring Club Italiano ha annunciato oggi in una cerimonia alla
presenza di Piero Fassino, Presidente ANCI, Franco Iseppi, Presidente
Touring, 130 Sindaci e alcuni rappresentanti delle Regioni, le 209
Bandiere arancioni del 2015: 5 le nuove Bandiere arancioni
certificate: Gerace e Bova in Provincia di Reggio Calabria, nel Parco
Nazionale d’Aspromonte, Specchia e Corigliano d’Otranto in provincia
di Lecce e Troia nel foggiano. Contemporaneamente, viene confermato,
per il triennio 2015-2017, il riconoscimento a 204 località
sottoposte a verifica: la Toscana conferma il proprio primato di
Regione più arancione d’Italia, seguita da Piemonte ed Emilia-
Romagna.

Touring, attraverso l’iniziativa Bandiere arancioni, contribuisce
concretamente alla valorizzazione e allo sviluppo del Paese
selezionando, attraverso un percorso d’analisi che simula
l’esperienza del viaggiatore e verifica oltre 250 rigorosi criteri, e
certificando le località dell’entroterra con meno di 15.000 abitanti
che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale
di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità,
tutelando il territorio e perseguendo uno sviluppo turistico
sostenibile.

Un’iniziativa, unica nel suo genere in Italia, che vede il lavoro in
network di un’associazione non profit, il Touring Club, e i Comuni
con l’intento di rilanciare e rafforzare le identità territoriali che
caratterizzano il nostro Paese stimolando la crescita sociale ed
economica, attraverso lo sviluppo sostenibile del turismo,
valorizzando le risorse locali, incentivando la cultura
dell’accoglienza, l’artigianato e le produzioni tipiche e dando
impulso all’imprenditorialità locale. Il marchio ha una validità
temporanea, ogni tre anni i Comuni devono ripresentare la candidatura
ed essere sottoposti all’analisi del TCI che verifica la sussistenza
degli standard che hanno determinato l’assegnazione del marchio e
garantisce così ai turisti un costante monitoraggio della qualità
dell’offerta turistica certificata e alle amministrazioni comunali un
continuo stimolo al miglioramento.

Simbolo di una Italia minore ma non marginale che lavora in rete
puntando sulla qualità nelle politiche turistiche e di sviluppo del
territorio, sull’innovazione e sul rapporto diretto tra pubblico-
privato-terzo settore la Bandiera arancione è l’esempio di un’Italia
che funziona. L’assegnazione della Bandiera arancione, ad oggi su
oltre 2.000 candidature solamente il 9% ha ottenuto il
riconoscimento, porta numerose ricadute positive sul territorio. In
particolare, favorisce:

il processo di miglioramento turistico e ambientale: il 67% ha
aperto nuove strutture ristorative, il 76% nuovi esercizi commerciali
dall’assegnazione del marchio;
un incremento dei flussi turistici: gli arrivi sono aumentati in
media del 43%, mentre le presenze del 35%;
un dinamismo delle iniziative imprenditoriali: l’80% ha
incrementato la consistenza ricettiva; le strutture sono incrementate
in media del 79% e i posti letto del 65%;
un aumento del numero di residenti: +8% di residenti (rispetto
al 6,8% a livello Italia). Nel breve periodo la popolazione residente
è aumentata nel 60% dei Comuni e nel 74% delle località il saldo
migratorio è positivo.

La Bandiera arancione, insomma porta benefici reali e tangibili a
favore di residenti e turisti e presenta un vero e proprio “circolo
virtuoso”. I dati raccolti tra i comuni Bandiera arancione, inoltre,
restituiscono un quadro estremamente interessante e, in molti casi,
in controtendenza rispetto al resto del Paese.

I Comuni Bandiera arancione sono vivi
A livello demografico, per esempio, sembra smentito il fenomeno dello
spopolamento spesso associato alle aree interne della nostra
penisola. Rispetto al 1991, infatti, nei borghi arancioni si
registra un incremento dell’8% di residenti (rispetto al 6,8% a
livello nazionale).

I Comuni Bandiera arancione sono ricchi di cultura
In ogni Comune Bandiera arancione sono presenti mediamente 1,5 musei,
quasi 5 volte in più di un qualsiasi piccolo Comune dell’entroterra e
più del doppio della media italiana (0,6 musei per località).

I Comuni Bandiera arancione sono ricchi di natura e di prodotti
tipici
Il 40% delle località certificate è situato in un’area naturalistica
protetta e in più del 70% delle località Bandiera arancione i
prodotti agroalimentari ed enologici sono anche tutelati e
certificati, con un paniere di oltre 400 prodotti tra DOP, IGP, DOC,
DOCG, IGT, prodotti agroalimentari tradizionali e marchi collettivi.

I Comuni Bandiera arancione sono in espansione turistica
Dal punto di vista dell’accoglienza, nei comuni arancioni ogni 1.000
abitanti sono presenti più di 7 strutture ricettive (2,5 la media
italiana) e 6,7 ristoranti (5,7 la media italiana) e l’offerta di
posti letto è in crescita e raggiunge 130.000 posti letto.

I Comuni BA sono green
L’80% dei Comuni BA produce energia da (almeno) una fonte
rinnovabile: solare fotovoltaico, solare termico e idroelettrico. Se
in Italia tutti i Comuni fossero virtuosi come le piccole località
eccellenti, si potrebbe produrre il 60% in più di energia
fotovoltaica, che sostituita all’energia prodotta da fonti di origine
fossile, porterebbe a un risparmio stimato in più di 4 milioni di
tonnellate di emissioni di CO2.
I Comuni Bandiera arancione hanno una percentuale media di raccolta
differenziata pari al 49,2%, dato superiore alla media italiana che
si attesa al 42,3%. Inoltre, un quarto dei Comuni supera la soglia
del 65% di rifiuti raccolti in modo differenziato.

I Comuni Bandiera arancione sono socialmente impegnati
La dimensione del non profit, nel 92% dei casi operante sotto forma
di associazione, è rilevante: ogni 1.000 abitanti si contano più di 6
istituti non profit, mentre a livello Italia il dato scende a 4,4. Il
settore dei servizi pubblici, sociali e personali raccoglie più
dell’80% degli istituti, tra cui prevalgono le attività ricreative,
culturali e sportive. Nelle Bandiere arancioni risulta inoltre
particolarmente forte la propensione al volontariato: in Italia vi è
una media di 416 volontari per Comune nel settore non profit, mentre
nelle località Bandiera arancione il dato sale a 438 volontari.
Quindi il volontariato del non profit coinvolge il 10% della
popolazione dei Comuni arancioni rispetto al 5,6% dei Comuni
italiani.

Per maggiori informazioni www.bandierearancioni.it
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