Biennale 2015: Padiglione Nazionale della Repubblica di Armenia
PADIGLIONE NAZIONALE DELLA REPUBBLICA DI ARMENIA
alla 56. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE
LA BIENNALE DI VENEZIA, 2015
ISOLA DI SAN LAZZARO DEGLI ARMENI, VENEZIA
Artisti contemporanei della diaspora armena
Gli artisti:
Haig Aivazian, Libano; Nigol Bezjian, Siria/USA; Anna Boghiguian,
Egitto/Canada; Hera Büyüktaşçıyan, Turchia; Silvina Der-
Meguerditchian Argentina/ Germania; Rene Gabri & Ayreen Anastas,
Iran/Palestina/USA; Mekhitar Garabedian, Belgio; Aikaterini Gegisian,
Grecia; Yervant Gianikian & Angela Ricci Lucchi, Italia; Aram
Jibilian, USA; Nina Katchadourian, USA/Finlandia; Melik Ohanian,
Francia; Mikayel Ohanjanyan, Armenia/Italia; Rosana Palazyan,
Brasile; Sarkis, Turchia/Francia; Hrair Sarkissian, Siria/UK.
Curato da Adelina Cüberyan v. Fürstenberg**
Anteprima stampa: mercoledì 6 maggio 2015 alle ore 17, presso l’Isola
di San Lazzaro degli Armeni, Venezia
Inaugurazione: mercoledì 6 maggio 2015 dalle 19 alle 21
Vaporetto speciale ACTV dai Giardini: servizio navetta dalle ore
16.30 dai Giardini all’Isola di San Lazzaro (10 min.)
Vaporetto ACTV nr. 20 da San Zaccaria/San Marco: partenza alle 16.30,
17.10, 17.50, 18.30 e alle 19.10 da San Zaccaria a San Lazzaro (15
min). Ritorno ogni ora.
In quest’anno simbolico, 2015, il Ministero della Cultura della
Repubblica dell’Armenia dedica il suo Padiglione partecipante alla
56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia agli
artisti della diaspora armena, collocato per l’occasione al Monastero
Mekhitarista dell’Isola di San Lazzaro degli Armeni e servito da
vaporetti pomeridiani con partenza dai Giardini.
Il concetto curatoriale di Armenity*, rafforza la nozione di
dislocamento e di territorio, di giustizia e di riconciliazione, di
ethos e di resilienza cosi, indipendentemente dal loro luogo di
nascita, ciascuno degli artisti parte di questo progetto porta con sé
la memoria, l'identità e la verità delle sue origini. Un’adunata
"transnazionale" sotto l’insegna di un’identità frammentata e
dispersa, ricostruita e rinnovata con il talento di questi artisti,
nipoti di coloro che sono sfuggiti al Genocidio Armeno nel 1915, il
primo del XX secolo. Il loro radicato interesse nei confronti
dell’identità e della memoria si sovrappone sapientemente alle
nozioni di territorio, confine e geografia. Che siano nati a Beirut,
Lione, Los Angeles o al Cairo e ovunque essi vivano, questi cittadini
globali mettono costantemente in discussione e reinventano la loro
armenità.
Armenity * si terrà sull’Isola di San Lazzaro degli Armeni, situata
tra San Marco e il Lido, di fronte ai Giardini della Biennale.
L’isola è il luogo dove il monaco armeno Mekhitar nel 1717 stabilì la
sede della Congregazione Mechitarista e dove, in seguito, Lord Byron
studiò la lingua armena. L’emblematico monastero di San Lazzaro, con
i suoi giardini, l’antica tipografia, il chiostro e la preziosa
biblioteca di manoscritti, ha contribuito a preservare uno dei
patrimoni più importanti della cultura armena, gran parte del quale
altrimenti sarebbe andato perduto.
Il catalogo pubblicato da Skira, Milano presenterà riproduzioni a
colori e testi in inglese e armeno. Prefazioni, introduzione e testo
curatoriale saranno seguiti da pagine dedicate a ciascuno degli
artisti, con testi degli artisti stessi, o saggi di critici d’arte e
autori (Ruben Arevshatyan, Cecile Bourne, Ginevra Bria, Adam Budak,
David Kazanjian, Berthold Reiss, Gabi Scardi, Hrag Vartanian) e altre
pagine con le immagini, disegni e collages delle opere. La terza
parte del catalogo conterrà saggi della storica d’arte e curatrice
indipendente con base a New York, Neery Melkonian, e di Stephanie
Bailey, scrittrice d’arte e editor di Ibraaz di Londra. In calce al
volume vi sarà una sezione contenente le traduzioni in armeno di
tutti i testi.
Oltre al catalogo, sarà pubblicato un libro di poesie composto di una
selezione di poemi di 12 poeti armeni nati dopo il genocidio armeno e
la rivoluzione russa e tradotto in francese dal poeta svizzero-armeno
Vahé Godel. Il libro comprenderà un saggio dell'autore e una
selezione di traduzioni armene delle poesie.
Nel contesto di Armenity, verrano presentati all’Anfiteatro
dell’Arsenale dal 5 all’11 settembre una serie di performance,
dibattiti e video proiezioni di artisti, poeti e registi indipendenti
originari dell’Asia Minore.
La Fondazione Bullukian*** basata a Lione, è partner di Armenty.
Ringraziamenti particolari vanno alla famiglia Hrechdakian
(principali sponsors di Houshamadyan), alla famiglia Harry Babikian,
Bruxelles, per la video sorveglianza IP, alla Fondazione Boghossian,
Bruxelles, alla Foundazione Alliance, Parigi, allo Ugab, New York,
alla Fondazione Armenia, Ginevra e a Vahé Gabrache e Jean Altounian,
Ginevra, per il loro sostegno e collaborazione.
