Play 18 Festival di cultura e musica Jazz
FESTIVAL DI CULTURA E MUSICA JAZZ
XVIII edizione
PLAY 18!
Chiasso, Cinema Teatro
5 – 6 – 7 febbraio 2015
(Anteprima a Como, Teatro Sociale – 31 gennaio)
Si terrà dal 5 al 7 febbraio, con la consolidata anteprima al Teatro
Sociale di Como il 31 gennaio, la nuova edizione del Festival di
cultura e musica jazz di Chiasso.
Con “Play 18!” il festival – già definito da un noto critico “il più
grande dei piccoli festival jazz in Svizzera” – giunge alla maggiore
età, sottolineata da un programma che abbina la presenza di grandi e
consolidati nomi della scena internazionale alle giovani leve che
tengono viva e declinano in maniera moderna la straordinaria e
ricchissima tradizione di una musica che ha segnato il Novecento
musicale.
Tra le novità di questa edizione, da segnalare è la nuova
collocazione al Cinema Teatro di Chiasso – già sede delle prime
edizioni a fine anni Novanta – che verrà allestito e ampliato per
l’occasione, con la sala principale ad accogliere tutti i concerti,
il foyer trasformato in ristorante e un nuovo spazio bar e d’incontro
sul terrazzo esterno coperto e riscaldato.
Tra i protagonisti principali di un allettante cartellone vi saranno
il grande pianista americano Randy Weston, leggenda vivente del jazz
moderno, con il suo African Rhythms Quartet, la geniale cantante
portoghese Maria Joao, di ritorno a Chiasso con un fresco progetto
che abbina la sua esuberante vocalità all’uso di ritmi contemporanei
e strumenti elettronici, e il virtuoso della chitarra Bireli Lagrene,
alla testa di un quartetto che lo riporta alla sue origini zigane. E
ancora, la stella di Broadway e artista acclamata dal grande pubblico
americano Shayna Steele, il Nolan Quinn Quintet con il suo jazz
moderno, fresco e sgargiante, Craig Taborn, uno dei talenti più
illuminati della scena musicale odierna, con un quartetto "classico"
impreziosito dalla presenza di Chris Speed, Kiku, progetto musicale
del trombettista e compositore vallesano Yannick Barman e The Apples,
il collettivo israeliano formato da ex-studenti della Rubin Academy
of Music di Gerusalemme ed esponenti della scena underground di Tel
Aviv e Haifa.
Non mancherà, come ogni anno, il prologo al Teatro Sociale di Como:
sabato 31 gennaio sarà il Duo Soupstar, formato da Gianluca Petrella
al trombone e Giovanni Guidi al pianoforte, a dare il via al
festival.
Accanto all’offerta prettamente musicale di questa nuova edizione,
che comprende anche il dj set con Cybophonia, dj, produttore e
fondatore della etichetta Stereolake Records, sarà particolarmente
curata nel nuovo spazio la proposta enogastronomica, momento
conviviale che è da sempre prerogativa della rassegna.
Il Festival di cultura e musica jazz è promosso dal Centro Culturale
Chiasso, con la partecipazione della Rete Due della RSI e il sostegno
di numerosi sponsor pubblici e privati.
PROGRAMMA
Anteprima
Sala Bianca – Teatro Sociale di Como As.Li.Co
Sabato 31 gennaio
ore 20.30
DUO SOUPSTAR (Italia)
Gianluca Petrella trombone
Giovanni Guidi pianoforte
Il duo non è certo un organico nuovo nell'ambito della musica
improvvisata ma il dialogo tra un pianoforte e un trombone, in
particolare, è senza dubbio una formula tra le meno frequentate
dell'intera storia della musica. E questo è in realtà solo uno dei
motivi che rendono elettrizzante l'incontro di due tra i più notevoli
talenti del jazz europeo, due musicisti che definiamo ancora
"giovani" ma che da tempo ormai non possiamo più considerare delle
rivelazioni. Vincitori del recente referendum di Top Jazz 2014, sono
strumentisti eccellenti accomunati dalla non casuale militanza nel
quintetto di Enrico Rava, e il loro progetto in duo non è frutto di
un incrocio sporadico ma è sorretto da solide basi compositive e da
un'intesa spontanea, nel segno di una curiosità esplorativa
decisamente fuori dal comune. Le potenzialità espressive del trombone
di Petrella sono virtualmente inesauribili e sembrano solleticate di
continuo, a contatto con l'ispirato gusto armonico di Guidi, per un
dialogo fittissimo che si lascia ascoltare tutto d'un fiato.
Cinema Teatro, Chiasso
Giovedì 5 febbraio
ore 20.30
RANDY WESTON AFRICAN RHYTHMS QUARTET (USA)
Randy Weston pianoforte
T.K.Blue sax alto e flauto
Alex Blake contrabbasso
Neil Clarke percussioni
Nel 1953 sosteneva le evoluzioni solistiche di Kenny Dorham e oggi,
più di cinquant'anni dopo, lo ritroviamo ancora ricco di vitalità
creativa e ancor più ricco di un enorme bagaglio culturale fatto di
esperienze, di studio, di esplorazioni musicali e geografiche. Il
pianismo di Weston può essere definito "monkafricano" non solo perché
la lezione di uno dei suoi modelli prediletti - Monk appunto, e Duke
Ellington - è evidente nel suo tocco, nel suo modo di approcciarsi
allo strumento, ma anche perché più e meglio di altri ha saputo
svelare l'intima essenza delle radici sonore del jazz. La sua musica
incarna il più autentico humus afro-americano e continua a distillare
inesauribile linfa vitale proprio da un’approfondita ricerca sugli
stretti legami fra il jazz e il Continente Nero, che negli anni ha
dato vita a entusiasmanti avventure come quella con i Master Gnawa
Musicians, depositari di una delle più antiche, affascinanti e
misteriose tradizioni del Marocco. I suoi Africa Rhythms hanno ancora
molto da dire e lo fanno anche in questa versione di quartetto,
guidati dallo spirito mai domo di un indagatore sonoro per molti
versi inimitabile.
ore 22.15
SHAYNA STEELE BAND (USA)
Shayna Steele voce
Vit Kristain piano
Jeremy Most chitarre
Brian Cockerham basso
Ross Pederson batteria
Alle nostre latitudini il suo nome risulta davvero familiare solo
agli addetti ai lavori, eppure moltissimi l'hanno ammirata e sentita
cantare anche senza saperlo. È capitato, ad esempio, a chi ha seguito
il concerto di Snarky Puppy ad Estival Jazz 2014, quando si è
presentata sul palco di Piazza Riforma nelle vesti di special guest e
ha impressionato per la qualità e la grinta della sua splendida voce.
In realtà l'elenco delle sue collaborazioni è lungo e illuminante, e
comprende nomi importanti come George Clinton, Bette Midler e
Rhianna, per non citarne che alcuni. Ospite o corista di lusso,
quindi, ma anche stella di Broadway e artista acclamata dal grande
pubblico americano: è apparsa nelle trasmissioni di David Letterman e
nella serie televisiva I Soprano, ha recitato accanto a John Travolta
e ha lavorato in celebri musical come Rent, Jesus Christ Superstar e
Hairspray. Alla testa di un gruppo assemblato proprio per esaltare al
meglio le sue rare doti espressive, Shayna scuoterà il Cinema Teatro
con l'implacabile efficacia ritmica del suo originale e magnetico
soul.
Venerdì 6 febbraio
ore 20.30
CRAIG TABORN QUARTET (USA)
Craig Taborn pianoforte, elettronica
Chris Speed sax tenore, clarinetti
Chris Lightcap contrabbasso
Dave King batteria
Tra i talenti più illuminati della scena musicale odierna vi è
senz'altro Craig Taborn, che negli ultimi vent'anni con il suo
l'enciclopedico peregrinare tastieristico non ha mai smesso di
rivelare nuove sfaccettature espressive, e ha così disegnato un
intrigante e originale universo sonoro. Dal vulcanico virtuosismo del
quartetto di James Carter all'incontro con la visionaria vena
creativa di Tim Berne, dall'improvvisazione libera con William Parker
e Gerald Cleaver alla meditazione introspettiva del solo piano di
"Avening angel", che ha segnato il suo ingresso nel catalogo ECM, e
fino all’Innerzone Orchestra di Carl Craig, nome di punta della scena
sonora techno: Taborn ha sempre saputo stupire per la mole di
riferimenti che sa intrecciare vagando liberamente nella storia del
jazz, e per la geniale attitudine a mettere modi e sonorità diverse
in comunicazione tra loro. In questo caso il quartetto è "classico",
forte di una sezione ritmica decisamente agguerrita e impreziosito
dalla presenza di Chris Speed, uno dei solisti più straripanti della
sua generazione.
ore 22.15
MARIA JOAO & OGRE (Portogallo)
Maria João voce
João Farinha Fender Rhodes, sintetizzatori
Julio Resende pianoforte, tastiere
André Nascimento elettronica
Joel Silva batteria
L'abbiamo già ammirata alle nostre latitudini e conosciamo bene
l'irresistibile fascino del suo istinto musicale, capace di
trascinarci con un solo vocalizzo in un fantasmagorico volo sonoro
che attraversa mari e oceani, su un impalpabile ponte che unisce il
Portogallo alle sue ex colonie in Africa e in Sudamerica. La sua
presenza scenica è unica e rende speciale ogni suo concerto, ma ciò
che più colpisce di questo progetto "elettronico" è la freschezza
espressiva della dimensione timbrico-ritmica nella quale riesce a
calare il suo virtuosismo, in perfetto equilibrio tra libertà
jazzistica e ispirazione lirica. Prende così vita un orizzonte
immaginifico che lascia scorgere anfratti stilistici inesplorati e
una strana fauna musicale: da una celebre melodia di Mingus a un
reggae stralunato tutto può accadere, nei vasti territori armonici
evocati dai due tastieristi e filtrati dalla lente sonora delle
manipolazioni elettroniche di André Nascimento. Territori che Maria
Joao domina come solo una grande artista sa fare.
ore 24.00
KIKU (Svizzera)
Yannick Barman tromba, elettronica, composizione
David Doyon chitarre
Vincent Membrez minimoog
Cyril Regamey batteria
Dominik Burkhalter batteria
Il trombettista e compositore vallesano Yannick Barman può vantare
una solida formazione classica ma scopre presto la sua innata
affinità con l'improvvisazione, e nel 1998 si trasferisce negli Stati
Uniti dove comincia subito a interagire con l'energia innovativa
della più spericolata scena jazzistica. Al suo ritorno in Svizzera si
avvicina all'universo sonoro della musica elettronica e fonda il duo
Kiku con il batterista losannese Cyrille Regamey. Un duo che in più
di dieci anni di attività si è delineato come un organismo musicale a
geometria variabile che, con l'aggiunta di una o più voci
strumentali, cambia pelle in continuazione senza mai tradire
l'originario impeto espressivo. Il quintetto rappresenta la versione
più spettacolare e avvincente del progetto di Barman, che vive di
esplosioni timbriche e potenti groove spezzati da sorprendenti
squarci poetici, tra rock futuribile e misurati effetti elettronici
che amplificano le piacevoli sorprese come, ad esempio quella
d'incontrare nel suo repertorio una canzone di Madonna, American
life, genialmente trasfigurata.
Sabato 7 febbraio
ore 20.30
NOLAN QUINN QUINTET (Svizzera)
Nolan Quinn tromba, composizione
René Mosele trombone
Oliver Illi piano
Simon Quinn contrabbasso
Brian Quinn batteria
«Da quando ho cominciato a suonare la tromba ho scritto solo una
manciata di canzoni che posso dire abbiano tenuto nel tempo, e sono
queste che incapsulano uno stato mentale, che rispecchiano un luogo
preciso, sebbene intangibile. Con il quintetto diciamo di questi
luoghi non visti, "Places Unseen", in modo diverso ogni sera, per
metà con il gergo del musicista hip, per metà con la nostalgia del
cantastorie». Così il trombettista ticinese Nolan Quinn definisce la
sua più recente fatica discografica, coprodotta da Rete Due,
realizzata con un quintetto caratterizzato dall'affiatamento
"famigliare" di un trio di fratelli che una decina d'anni fa si
presentava al pubblico come Q Trio e che oggi, grazie anche al
fondamentale apporto del pianoforte di Oliver Illi e del trombone di
René Mosele, mette in bella mostra una crescita artistica che si
concretizza in un jazz moderno fresco e sgargiante, appena velato da
soffici colori timbrici.
ore 22.30
BIRELI LAGRENE GYPSY QUARTET (Francia)
Bireli Lagrene chitarra
Franck Wolf sax soprano e tenore
Hono Winterstein chitarra
Diego Imbert contrabbasso
Qualcuno penserà che non è poi così difficile, per chi ha cominciato
a suonare a quattro anni ed è cresciuto in una famiglia di musicisti
zingari, diventare un enfant prodige capace di strabiliare le platee
di tutto il mondo con un virtuosismo manouche degno del miglior
Django Reinhardt. La carriera di Lagrène non si è però fermata
all'inizio degli anni 80, anzi da lì è partita e con la scoperta
della chitarra elettrica i vasti territori della cosiddetta fusion
sono subito diventati il suo habitat naturale. Ha suonato tra i molti
altri con Jaco Pastorius, e ha indagato in seguito a suo modo, con
felice coerenza, diversi fronti espressivi della chitarra moderna. Il
cerchio della sua eclettica parabola artistica si è chiuso nel 2001
con un ritorno alle origini che rappresenta l'esatto opposto di un
vuoto scimmiottamento dei modelli che hanno fatto la storia del jazz
gitano, del resto basta scorrere la formazione per notare che in
luogo del tradizionale violino ci sono i sassofoni di Franck Wolf: è
solo la prima delle molte sorprese di questo gypsy quartet.
ore 24.00
THE APPLES (Israele)
Elad Muskatel
trombone
Yaron Ouzana
tromba
Arthur Krasnobaev
sax alto e tenore
Oleg Naiman
sax baritono
Yakir Sasson
piatti (giradischi)
Il collettivo israeliano, formato da ex-studenti della Rubin Academy
of Music di Gerusalemme ed esponenti della scena underground di Tel
Aviv e Haifa, è una delle macchine da ritmo più esplosive sulla scena
funky, jazz e groove internazionale. Costituito da fiati, basso,
batteria e djs, la band nasce nel 2002 dall’idea di un funk non
convenzionale, che unisca samples, scratching e sonorità brass
lasciando largo spazio all’improvvisazione in una sorta di dirompente
free funk metropolitano. Raggiunta la notorietà con una cover di
Killing in the Name Of dei Rage Against The Machine diventano gli
indiscussi dominatori della scena jazzy israeliana. Vengono invitati
a numerosi festival in Europa e Australia e collaborano con musicisti
come il trombonista jamesbrowniano Fred Wesley e Shlomo Bar, voce
leader dei Natural Selection. Con diversi notevoli album alle spalle,
tra cui il recente “Fly On It” registrato presso gli studi della Real
World di Peter Gabriel, il combo sviluppa tutto il suo potenziale
funk dal vivo, unendo in un cocktail irripetibile hip hop strumentale
e soul jazz. Da degustare agitati.
DJ SET CYBOPHONIA (Svizzera)
Cybophonia, alias Eros Minichiello, è un dj e produttore che vive a
Locarno, dove ha fondato la propria etichetta Stereolake Records. Ha
realizzato colonne sonore per film svizzeri, programmi televisivi e
trasmissioni radio. Nel 2000 pubblica per il label cult italiano Irma
Records l’album omonimo “Cybophonia” che attira l’attenzione dei
cultori del genere electro e un disco e gli procura una certa
notorietà nella scena lounge internazionale. Suoi brani sono presenti
in diverse compilation Irma Records, tra cui il remix di Ocean Beach
degli Black Migthy Orchestra. Il label giapponese Hipnologie Records
edita l’album “Vostok Jazz” interamente dedicato ai suoi remix. Con
lo pseudonimo di Centovalley pubblica l’album “August” con il
compositore svizzero Florin Maasz. Di recente pubblicazione l’ultimo
album “Spinning” (Stereolake Records, 2014), un insieme eclettico ed
etereo di sonorità un disco, downtempo, electro, lounge, hip hop e
altro. Ultimo frutto esotico di un compositore onnivoro per palati
raffinati.
INFORMAZIONI
Biglietti
Como Fr. 25.--/22€
Chiasso interi Fr. 30.--/€ 26.--
ridotti* Fr. 25.--/€ 22.--
after 24 Fr. 10.--/€ 8.--
* Club Rete Due, studenti, AVS, AI
Tessera 3 giorni Fr. 65.--/€ 55.--
2 giorni Fr. 45.--/€ 37.--
Prevendite
Cinema Teatro - Via D. Alighieri 3b, Chiasso, +41(0)91 6950916, ma-sa
17.00-19.30
Libreria Leggere - Corso San Gottardo 86, Chiasso, +41(0)91 6831005
Ente Turistico Mendrisiotto e Basso Ceresio, Via Lavizzari 2,
Mendrisio, +41(0)91 6413050
La Libreria del Tempo – Via Valgersa 4, Lugano-Massagno, +41(0)91
9681202
By Pinguis - Via il Moro 15, Bellinzona, +41(0)91 8253656
Music City Soldini - Piazza Grande, Locarno, +41(0)91 7560000
Teatro Sociale - Via Bellini 3, Como +39031 270170 (Ma-Ve 13.00-
18.00/Sa 10.00-13.00)
Il Festival di culture e musica jazz è realizzato in collaborazione
con Comune di Chiasso, RSI Rete Due, Repubblica e Cantone Ticino /
Fondo Swisslos, AGE SA, Coop Cultura, Pro Helvetia, Chicco d’Oro,
Ente Turistico Mendrisiotto e Basso Ceresio, Securitas, Cronoparty &
Services, Audiofficine Sagl, Progetto Stampa, Mövenpick
Alberghi
Durante il festival svariati alberghi offriranno i seguenti sconti
(unicamente su presentazione del biglietto d’entrata al Festival):
10% una notte, 15% per la seconda e terza notte.
Per informazioni: Ente Turistico Mendrisiotto e Basso Ceresio, tel.
+41 (0)91 6413050
serena@mendrisiottoturismo.ch
Jazz Dinner
Durante le serate possibilità di cenare al ristorante del festival
all’interno del Cinema Teatro. Proposte culinarie diversificate in
tema con il festival.
Organizzazione
Centro Culturale Chiasso, Cinema Teatro con la partecipazione della
Radiotelevisione svizzera - Rete Due con la collaborazione di Teatro
Sociale di Como e Jazz&Co Eventi
Informazioni
Cinema Teatro
Via D. Alighieri 3b, 6830 Chiasso, +41(0)91 6950914
cultura@chiasso.ch, www.centroculturalechiasso.ch
