Bormio
Appuntamento al tramonto, con il safari alpino
Cervi, camosci, caprioli, ma anche marmotte, volpi ed ermellini:
la Val Zebrù, nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio, è
uno degli angoli delle nostre Alpi più ricchi di animali. Una
valle tutta da scoprire, meglio ancora con un’escursione sul far
della sera
Il Parco Nazionale dello Stelvio è uno dei più grandi parchi
storici del nostro paese: nel cuore delle Alpi Centrali, con il
massiccio dell’Ortles-Cevedale a fare da sfondo, questo
territorio è un incredibile scrigno di ricchezze naturali –
animali certo, ma anche piante – che merita di essere esplorato.
Da Bormio (www.bormio.eu), uno dei comuni parte integrante del
Parco, si diramano moltissimi itinerari: diversi i gradi di
difficoltà, come diversi naturalmente sono anche gli scenari
alpini che si possono attraversare, da soli o insieme a guide
esperte. Tra le tante escursioni, imperdibile il “safari serale”
in Val Zebrù: una delle aree più ricche di fauna di tutto il
Parco, da scoprire sul far della sera quando gli animali vengono
allo scoperto e si possono avvistare con ancor più facilità.
In Val Zebrù, tra cervi e gipeti
Il fischio della marmotta, l’incedere saltellante di un camoscio,
il volo di un’aquila reale o del “gigante” gipeto: osservare gli
animali da vicino, nel loro ambiente naturale, è una delle
esperienze più intense che si possano fare. La Val Zebrù, in Alta
Valtellina, è la destinazione perfetta per chi è alla ricerca di
questo genere di emozioni: qui infatti vivono moltissimi
ungulati, compresi numerosi stambecchi e caprioli. Nei boschi si
incontrano scoiattoli, lepri alpine ed ermellini, mentre alle
quote superiori è facile osservare le marmotte. Più difficile, ma
non così raro, l’avvistamento di predatori come volpi o martore.
E poi gli uccelli: oltre alle “star” dei cieli alpini (aquile e
gipeti appunto) si possono avvistare picchi di varie specie,
rampichini alpestri, pernici bianche e nocciolaie, dai
caratteristici richiami schiamazzanti. Ma l’animale più
spettacolare presente in Val Zebrù è senza dubbio il cervo:
all’inizio dell’autunno è facile sentirne il potente bramito
riecheggiare nella valle, specie nelle prime ore della notte, e
non è poi così raro riuscire a spiare i maschi durante le loro
parate per la conquista delle femmine. Per tutti coloro che
vogliono provare l’emozione di vedere gli animali nel loro
habitat naturale, vengono organizzati anche speciali safari
serali, a bordo di fuoristrada e con l’accompagnamento di guide:
indispensabile il binocolo (e un po’ di fortuna). Il programma
prevede la partenza da Bormio nel tardo pomeriggio e, dopo gli
(eventuali) avvistamenti, cena tipica in un rifugio. L’avventura
continua anche dopo cena: con il buio infatti gli animali
scendono più facilmente verso il fondovalle ed è facile fare
incontri ravvicinati. L’escursione con cena compresa costa 47
euro per gli adulti e 32 euro per i ragazzi da 4 a 12 anni.
Gratuita fino a 4 anni.
Altrettanto affascinante è l’escursione a tema “Il bramito del
cervo”, in compagnia di un esperto (solo a ottobre, con partenza
da Bormio).
Per informazioni sulle date e iscrizioni: Ufficio Turistico
Bormio (www.bormio.eu) – tel. 0342 903300.
Per esplorare la Val Zebrù non è tuttavia indispensabile
partecipare a una escursione guidata: i sentieri si possono
percorrere a piedi in completa autonomia, scegliendo il più
adatto al proprio livello di allenamento. Per imboccarli, bisogna
procedere oltre Bormio in direzione di S. Caterina Valfurva: a S.
Nicolò Valfurva si trova la strada per la Val Zebrù (in auto si
arriva fino alla frazione di Niblogo, 1.600 metri di altitudine,
dove si trova il parcheggio). Lo scenario che si apre è
selvaggio, maestoso, pieno di fascino: antichi alpeggi, pascoli,
boschi di conifere e poi, man mano che si sale, un terreno sempre
più aspro e le vette alpine a creare una scenografica quinta. Tra
queste spicca il Gran Zebrù che, con i suoi 3.859 metri, è una
delle montagne più famose del Parco Nazionale dello Stelvio.
Difficoltà:
• Nessuna fino alla Baita del Pastore (2.168 metri,
raggiungibile anche con il servizio di fuoristrada)
• poi facili sentieri
Tempi di percorrenza a piedi (escluse le pause):
• da Niblogo a Zebrù di Fuori (1.828 m) – 1 h 30’ circa
• da Zebrù di Fuori alle Malghe di Campo (2.000 m) – 1 h
circa
• dalle Malghe di Campo alla Baita del Pastore (2.168 m) –
45’ ca.
• dalla Baita del Pastore al Rif. V Alpini (2.878 m) – 2 h
ca.
A Bormio la natura si esplora al Giardino Botanico "Rezia"
Si può avere un assaggio della straordinaria ricchezza della
vegetazione del Parco Nazionale dello Stelvio anche restando a
Bormio, dove si trova il Giardino Botanico Alpino “Rezia”: posto
perfetto per una gita con i bambini, ma anche meta ideale per
tutti coloro che vogliono approfondire le proprie conoscenze di
fiori e piante di montagna. Il Giardino, in via Sertorelli appena
fuori dal paese, raccoglie in 14.000 mq oltre 2.500 specie
vegetali, suddivise in quattro sezioni: la flora del Parco
Nazionale dello Stelvio, collezioni fito-geografiche delle zone
alpine, europee, extraeuropee, artiche e antartiche, le
collezioni sistematiche e un arboreto. Il Giardino è aperto da
maggio a settembre.
Orari di apertura dal 23 giugno al 14 settembre:
Lunedì-venerdì ore 09-12 / 14-18 – sabato e domenica chiuso –
chiuso a Ferragosto.
Per informazioni: Ufficio Turistico Bormio (www.bormio.eu) – tel.
0342 903300
Il Parco Nazionale dello Stelvio
Istituito nel 1935, il Parco Nazionale dello Stelvio – con i suoi
130mila ettari – è uno tra i più grandi d’Italia e dell’intero
arco alpino. Si estende nel cuore delle Alpi Centrali e comprende
l’intero massiccio montuoso dell’Ortles-Cevedale con le sue valli
laterali. Nell’area ci sono tutte le possibili formazioni alpine,
dai ghiacciai di alta quota agli alpeggi e dalle terrazze fino al
fondovalle. All’interno dei suoi confini si possono ammirare
ampie distese di boschi, aree coltivate, paesi e masi di montagna
abitati tutto l’anno. Le condizioni idro-geologiche danno
un’impronta singolare al paesaggio, dove si incontrano laghi
glaciali e torrenti di montagna. Presenti infine ampi ecosistemi
ricchi di flora e fauna.
Il Parco Nazionale dello Stelvio in pillole:
• Istituzione: 1935
• Ente gestore: Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio
(www.stelviopark.it)
• Superficie: 130.734 ettari
• Regioni: Lombardia e Trentino Alto Adige
• Province: Sondrio, Brescia, Bolzano e Trento
• Abitanti: 12.000 circa
• Ghiacciai e nevi perenni: 8,7% della superficie totale
• Boschi di conifere: 25,7 % della superficie totale
• Laghi: oltre 90
• Cima più alta: Monte Ortles, 3.905 metri
Siamo a vostra completa disposizione per ulteriori informazioni e
per l'invio di materiale fotografico.
Informazioni:
Ufficio Turistico Bormio
Via Roma 131/b | 23032 Bormio (So)
tel. 0342 903300
info@bormio.eu
www.bormio.eu
