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Breakfast in America (Supertramp)

Correva l’anno 1979. I Supertramp fino ad allora, avevano rosicchiato le classifiche inglesi, quasi mai uscendo dai confini del Regno Unito e rimanendo comunque un gruppo semisconosciuto, noto per lo più ai nostalgici del pop seventy e del progressive più edulcorato. Insomma un fenomeno diciamo di nicchia. Nessuno, solo un anno prima, avrebbe mai immaginato che Breakfast in America, loro sesto disco, sarebbe diventato quell’archetipo della musica pop che oggi rappresenta. Sì perché Breakfast in America può a buon diritto definirsi la quintessenza del pop anglosassone, musica soave e melodica sì, ma non per questo semplice né scontata. Arrangiato perfettamente e suonato ancora meglio, questo capolavoro senza tempo ha venduto all’uscita più di 18 milioni di copie ed è rimasto per un anno intero al top delle classifiche radio di tutto il mondo. Riascoltato oggi non solo è ancora godibilissimo, ma desta anche grandi emozioni: ci sono almeno quattro o cinque canzoni che sono diventate vere e proprie icone del pop e della bella musica in genere. Forse, se vogliamo, qualche ingenuità stilistica figlia del periodo, che però per molti, per esempio il sottoscritto, sono solo fonte di brividi e di nostalgia.
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