Il Parco Nazionale delle Foreste casentinesi
È quello cupo delle foreste più folte; quello smeraldo delle acque dei fiumi; quello verde-prato delle distese sub collinari; quello variegato di una flora rara e preziosa. Qui regna imponente e maestoso il protagonista di spettacolari duelli amorosi: il cervo. Insieme alla natura, la presenza dell’uomo e le tracce della sua storia, segnate dalla necessità di vivere e proteggersi con costruzioni rurali per la sobria e difficile vita di montagna.
Il Parco eccelle dal punto di vista naturalistico, come una delle aree forestali più pregiate d’Europa, il cui cuore è costituito dalle Foreste Demaniali casentinesi, al cui interno si trovano la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino e la Riserva Naturale Integrale della Pietra. E’ anche un territorio tra cui spicca la più importante popolazione di lupo dell’Appennino settentrionale, nonché l’eccezionale presenza di cinque specie di ungulati: cervo, daino, capriolo, muflone e cinghiale.
La foresta ha rappresentato per secoli, l’unica vera ricchezza di questo territorio, poiché forniva legname di ottima qualità e dava da vivere alla gente della montagna. Infatti il Parco comprende un’area nella quale l’uomo ha sempre vissuto e lavorato. E’ questo il motivo della presenza di numerosi borghi rurali, abbandonati a causa dell’esodo massiccio degli abitanti che migravano in cerca di migliori condizioni di vita e lavoro.
All’interno del Parco ci sono anche due poli di grande fascino e importanza spirituale: il santuario della Verna, donato a San Francesco dal conte Orlando Cattani di Chiusi nel 1213 e l’eremo di Camaldoli, fondato nel 1012 da San Romualdo.
Il parco nazionale delle Foreste casentinesi, copre un’area di circa 36.400 ha, equamente divisi fra l’Emilia Romagna e la toscana. Comprende territori delle province di Forlì–Cesena, Arezzo e Firenze. Si estende lungo la dorsale appenninica tosco romagnola.
Il Parco nazionale del versante della Romagna toscana, comprende i paesi di Bagno di Romagna, Premilcuore, Portico San Benedetto, Santa Sofia, Tredozio. Si raggiunge con la superstrada E 45 (vallata del Savio); la strada statale 310 (vallata del Bidente); la strada statale 9 Ter (vallata del Rabbi): la strada statale 67 tosco Romagnola (vallata del Montone), Provinciale del Tramazzo nella Provincia di Forlì-Cesena
