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Chiusaforte






(Udine, Friuli Venezia Giulia)










Chiusaforte (dal latino clausus, chiuso) prende il nome dalla Chiusa, la fortezza che i patriarchi di Aquileia eressero nel punto più stretto del Canale del Ferro, in prossimità dello sbocco della Val Raccolana, per controllare la strada per la Carinzia e l’Austria. Grazie al fortilizio si riscuotevano anche dazi e si dava assistenza a pellegrini e mercanti. Nell’Ottocento gli austriaci demolirono completamente la costruzione. Meritano una visita, in paese, la chiesa parrocchiale neoclassica di San Bartolomeo, quella di San Paolo a Raccolana e la piccola Sant’antonio in frazione Casasola, con opere d’arte di interesse.


L’imponente struttura del forte corazzato ”Chiusaforte” (la cui costruzione terminò appena alla vigilia del conflitto) si trova all’imbocco della conca di Chiusaforte, a breve distanza dalla statale 13 Pontebbana. Risparmiato dall’impetuosa avanzata austro-tedesca dell’ottobre 1917 seguita a Caporetto, il manufatto ha ben resistito alle ingiurie del tempo. Da vedere: la via d’accesso e le costruzioni a sua protezione, i resti degli edifici che affiancano il forte, magazzini e locali truppa. Durante la visita di camminamenti, gallerie, torrette, alloggi, magazzini ed apprestamenti di vario genere è necessario prestare la massima attenzione.


Il patrimonio naturale del comune di Chiusaforte - il cui territorio è compreso tra i 335 metri del fondovalle e i 2753 del Montasio (per escursione altimetrica complessiva di ben 2418 metri) - è la sua grande ricchezza. Imperdibili, nei dintorni, le escursioni alpinistiche e in genere tutta l’attività all’aria aperta nel Parco Naturale delle Alpi Giulie e nei gruppi di Montasio e Canin (2587 metri) nonché le cascate del Rio Repepeit.



 


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